Questo codice esprime gli impegni e le responsabilità etiche degli associati di UNIONSOA nella conduzione delle attività professionali ed associative, tenuto conto delle ricadute sull'intera Associazione e sul sistema dei Lavori Pubblici.
L’associato si impegna a rispettare il codice dal momento dell’ingresso nell’Associazione e a tenere una condotta ispirata ai seguenti principi:
1. Imparzialità
L’Associato nel pieno rispetto del principio di buona fede opera con imparzialità nell’esercizio della attività di qualificazione, impiegando altresì una composizione e struttura organizzativa, che garantisca il principio d’indipendenza di giudizio e l’assenza di qualunque interesse, commerciale e finanziario, che possa determinare comportamenti di parte, trattamenti di favore e disparità di trattamenti.
L’Associazione si astiene dall’effettuare pressioni indebite e le respinge adotta iniziative e decisioni nella massima trasparenza ed evita di creare e di fruire di situazioni di privilegio.
L’Associato evita di ricevere benefici di ogni genere che possano essere o apparire tali da influenzarne l'indipendenza di giudizio e l'imparzialità.
Applica con obiettività e rigore professionale le leggi ed in particolare il D.P.R. 34/2000 e le successive sue integrazioni e modificazioni, nonché ogni altra norma prevista dalla disciplina normativa vigente. L’Associato si atterrà ai principi di “Principi di Attestazione” che l’Associazione elaborerà ed adotterà in modo vincolante per uniformare i comportamenti degli associati stessi.
Ogni Associato è a tale scopo tenuto a comunicare all’Associazione ogni notizia, corrispondenza o risultanza di procedimenti ispettivi o comunque attivati dall’Autorità che possano avere rilevanza sul processo di attestazione o comunque in ordine alla gestione dell’attività medesima e che possano rilevarsi di utilità per uniformare il sistema di qualificazione.
2. Integrità
L’Associato non utilizza l'Associazione per perseguire fini o per conseguire benefici personali. L’Associato non si avvale della posizione che ricopre nell'Associazione per ottenere utilità o benefici nei rapporti esterni anche di natura privata. L’associato non fa uso delle informazioni non disponibili al pubblico o non rese pubbliche, ottenute anche in via confidenziale nell'attività associativa. Contribuisce alle scelte associative in piena integrità ed autonomia da pressioni esterne, avendo come obiettivo prioritario l'interesse dell'intera categoria e dell'Associazione.
3. Riservatezza
L’Associato mantiene riservate e non utilizza a proprio vantaggio le notizie e le informazioni apprese. L’associato osserva il dovere di riservatezza anche dopo l’ eventuale recesso o esclusione. In particolare l’associato non fornisce informazioni in merito ad attività istruttorie, ispettive o di indagine e non rilascia informazioni relative ad atti e provvedimenti. L’Associato consulta i soli atti ai quali è autorizzato ad accedere e ne fa un uso conforme ai doveri d'ufficio, consentendone l'accesso a coloro che ne abbiano titolo.
4. Equità ed eguaglianza
L’associato intrattiene con la propria clientela un comportamento caratterizzato da trasparenza e rispondenza ai dettami della normativa vigente, in particolar modo riguardo al servizio offerto, al reale ottenimento degli obiettivi di qualificazione richiesti ed all’applicazione delle tariffe di legge connesse alla qualificazione stessa.
L’Associato assume un atteggiamento equo e corretto nei confronti dei propri dipendenti, favorendone la crescita professionale e salvaguardando la sicurezza sul lavoro.
5. Onestà
L’Associato mantiene durante lo svolgimento dell'attività di attestazione comportamenti improntati a onestà e rettitudine ed impone a se stesso ed al proprio personale un comportamento leale nei riguardi degli altri associati.
6. Diligenza e trasparenza
L’Associato si comporta con diligenza, correttezza e trasparenza.
L’Associato instaura e mantiene un rapporto associativo pieno e non instaura rapporti associativi con organizzazioni concorrenti o conflittuali.
L’Associato segue le direttive associative ed applica i “Principi di Attestazione” adottati dall’Associazione, contribuendo al dibattito nelle sedi proprie.
7. Condizioni per l’ingresso di nuovi Associati
L’ingresso nell’Associazione è subordinata alla verifica della piena rispondenza dei candidati ad ineccepibili comportamenti professionali. I candidati si impegnano :
- a fornire all’Associazione tutte le informazioni ed i documenti necessari richiesti;
- a mantenere un comportamento ispirato ad integrità e lealtà nei confronti degli associati e delle istituzioni;
- a seguire le direttive associative, contribuendo al dibattito nelle sedi proprie, ed a consentire alla Associazione, per tramite di una apposita commissione istituita alla scopo, di effettuare verifiche sulla sua applicazione dei “Principi di Attestazione” adottati dall’Associazione medesima;
- a trattare gli associati con eguale dignità a prescindere dalle loro dimensioni aziendali.
8. Codici etici degli associati
Allo scopo di rendere i comportamenti degli associati allineati ai concetti espressi in forma sintetica nel presente codice, entro 12 mesi dalla sua approvazione ovvero al momento della richiesta d’iscrizione, ogni SOA dovrà dimostrare di aver definito un proprio “Modello di organizzazione, gestione e controllo” e di essersi dotata di un proprio “Codice etico”, secondo quanto previsto dal DLgs 8 giugno 2001, n. 231.
A tale scopo l’Associazione provvederà ad elaborare un esempio di Codice Etico e di “Modello tipo di organizzazione, gestione e controllo” da mettere a disposizione delle SOA Associate o delle aspiranti tali. Queste saranno libere di adottare forme di organizzazione, gestione e controllo e codici comportamentali diversi, purché risultino sostanzialmente e formalmente rispettati i principi essenziali posti a base dei documenti esemplificativi elaborati dall’Associazione.
L'attuazione dei principi contenuti nel presente Codice e' affidata dall’Associazione al suo Presidente, che potrà avvalersi oltre che della struttura interna dell’Associazione medesima, anche della consulenza organica e/o puntuale di professionisti esterni.
Al Presidente e' altresì affidato il compito di monitorare l’effettiva attivazione dei principi contenuti nel documento, ricevere segnalazioni in merito alle violazioni, intraprendere indagini, predisporre relazioni e proporre agli organi associativi competenti l’adozione dei più opportuni provvedimenti nei confronti degli associati e che potranno concretizzarsi anche in misure sanzionatorie.
9. Sanzioni
Entro otto settimane dall’adozione del presente Codice Etico il Presidente e in caso di sua inerzia 1/5 dei suoi Associati dovrà venir convocata una l’Assemblea che provvederà alla stesura e all’approvazione di un regolamento che definisca una graduazione di sanzioni economiche e di altro genere, che saranno comminate agli Associati che risultassero agli obblighi comportamentali fissati dal presente Codice Etico.
Le sanzioni riguarderanno:
- l’attività di qualificazione,
- la correttezza dei comportamenti commerciali e l’applicazione delle tariffe,
- il rispetto del codice etico e dello spirito associativo.
Le sanzioni saranno proporzionali alla gravità dei comportamenti censurati e terranno conto della reiterazione in capo al medesimo Associato. Le sanzioni saranno di tipo economico, di sospensione dall’Associazione, di espulsione dalla medesima e di segnalazione all’Autorità nei casi che il regolamento prevedrà.
10. Autoregolamentazione
Gli Associati si impegnano, su successiva deliberazione dell’Assemblea, ad accettare un sistema di autoregolamentazione interno all’Associazione che preveda l’istituzione di un nucleo di verifica che potrà, secondo un regolamento ben preciso, operare con autonomia nel controllo dell’attività dell’Associato sia dal punto di vista del processo istruttorio che da quello del rispetto delle regole comportamentali fissate dall’Associazione, anche per tramite del presente Codice Etico e dei Regolamenti attuativi che nasceranno per l’applicazione del medesimo.
L’Assemblea, su proposta del Presidente e in base al parere espresso da una Commissione interna all’uopo creata, definirà i requisiti dell’organo indipendente di controllo e le modalità operative dell’organo stesso.
Le determinazioni e le risultanze dell’attività del sistema di autoregolamentazione saranno, qualora varate ed applicate, oggetto del sistema sanzionatorio in vigore al momento della sua entrata in vigore.
11. Regime transitorio
Sino all’approvazione di una organica regolamentazione degli aspetti sezionatori legati alla disapplicazione del presente codice etico l’Assemblea può imporre all’Associato, oltre alla espulsione già regolamentata dal vigente statuto ed al quale questo codice etico si rapporta, anche forme di sospensione da applicarsi oltre che alle fattispecie fissate dallo statuto stesso anche in via automatica nei casi in cui l’Associato non proceda nei termini deliberati dall’Assemblea al pagamento delle sanzioni pecuniarie in tal caso la sospensione si protrarrà sino all’avvenuto integrale pagamento della deliberata sanzione pecuniaria.
L’Assemblea potrà inoltre imporre il pagamento di sanzioni pecuniarie sino a cinque volte la quota associativa annuale a carico di ciascun associato, qualora vengano violati i principi di imparzialità, integrità, riservatezza, equità ed eguaglianza, onestà e diligenza e trasparenza fissati dal presente codice etico.
In ordine alle sanzioni pecuniarie l’Assemblea, nominato un relatore, anche esterno, deciderà l’eventuale sanzione pecuniaria da comminare sulla base della relazione da questi presentata e con le maggioranze fissate dallo statuto per le Assemblee straordinarie, previo contraddittorio, con motivata decisione entro e non oltre 90 giorni dalla data di comunicazione alla SOA dell’avvio del procedimento. I procedimenti sanzionatori, concludono il proprio iter anche nel caso di trasferimento di ramo d’azienda e sono inappellabili.
Nei casi in cui dalla violazione delle disposizioni del presente codice risultino palesi e ripetute ovvero diffuse violazioni della disciplina delle attestazioni, l’Assemblea informerà l’Autorità per la Vigilanza sui lavori pubblici per le opportune iniziative di competenza.